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Alfa Romeo Giulietta Veloce
Una settimana con la 2.0 JTDm Tct [Day 1]




Questa settimana la protagonista del Diario di Bordo è l'Alfa Romeo Giulietta 2.0 JTDm 170 CV Tct Veloce. Con il debutto del model year 2019, la media del Biscione è stata aggiornata con nuovi dettagli estetici e di contenuto: la Veloce a gasolio è la variante più sportiva della gamma aggiornata ed è disponibile unicamente con cambio automatico doppia frizione Tct a sei rapporti. Spinta da un quattro cilindri 2.0 turbodiesel da 170 CV a 3.750 giri/min e 350 Nm a 1.750 giri/min, la Giulietta Veloce scatta da 0 a 100 km/h in otto secondi e tocca una velocità massima di 220 km/h. Il consumo medio dichiarato è pari a 4,9 l/100 km, mentre le emissioni di CO2 raggiungono i 130 g/km, valore che permette alla cinque porte di non pagare l'ecotassa. Lunga 435 cm, la Giulietta è larga 180 cm, alta 146 cm e ha un passo di 2,63 metri: il volume del bagagliaio spazia da un minimo di 350 a un massimo di 1.150 litri abbattendo gli schienali dei sedili posteriori. L’allestimento da noi provato, il Veloce, è tra i più completi della gamma e include di serie accessori come gli interni sportivi di tessuto e Alcantara, i cerchi di lega da 18" con finitura Glossy black, l'infotainment Uconnect 6,5" RadioNav Dab, il climatizzatore automatico bizona, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, il parabrezza atermico, l'assetto sportivo, i cristalli posteriori oscurati, la finitura carbon look per plancia e fianchetti delle portiere, le minigonne laterali, la calandra antracite lucida e il Pack Veloce Giallo Corsa, che comprende il volante multifunzione con cuciture gialle, il paraurti anteriore sportivo e le pinze freno Brembo maggiorate. Il prezzo di partenza della Giulietta 2.0 JTDm 170 CV Tct Veloce è di 32.450 euro, ma l’esemplare utilizzato è equipaggiato con cerchi di lega da 18" sport design nero lucido (250 euro), vernice tri-strato Rosso competizione (2.200 euro), interni sportivi di pelle e Alcantara con poggiatesta integrato e cuciture rosse (1.500 euro), sedili posteriori con terzo poggiatesta e bracciolo con carico passante (200 euro), Pack tech (500 euro) con Alfa Connect 7" Radio e retrocamera, fari Bi-Xeno con Afs (1.300 euro) e sedili anteriori riscaldabili (300 euro) e Pack Veloce Rosso Alfa (200 euro) con freni Brembo maggiorati con pinze rosse, inserti rossi per il paraurti e volante sportivo multifunzione di pelle. Con questi accessori il modello in prova arriva a costare 38.900 euro.

Va sempre forte [Day 1]. Salire sulla Giulietta è un po’ come tornare a casa, perché è un’auto che ci ha accompagnato tanto in questi anni. Certo, nel frattempo, la media Alfa ha seguito un continuo aggiornamento, che l’ha portata alla 2.0 JTDm 170 CV Veloce del nostro “diario”, equipaggiata con il cambio Tct a sei marce. Sarà interessante verificare se e come le nostre impressioni sono cambiate nel tempo. A bordo risaltano la pedaliera sportiva, con piastra appoggiapiedi, e il sedile con appoggiatesta integrato. Il freno a mano presenta la classica leva, manca invece il pulsante Start. Il sedile, dotato di schienale con regolazione continua, è più contenitivo all’altezza del busto, che non a livello delle spalle. Ma eccoci su strada: il 2.0 turbodiesel è ben isolato a bassa velocità, se si esclude qualche lieve vibrazione. Ha una bella grinta sin dai regimi medio-bassi, per poi rallentare solo sui 4.500 giri, quando diventa romboso. E le prestazioni? Si va forte, non c’è dubbio. In Drive i passaggi di marcia sono piuttosto fluidi, mentre in manuale, sfruttando i piccoli paddle, la manovra si fa svelta, soprattutto in scalata (in salita, invece, quando si cambia troppo presto, un alert sonoro rimarca il “rifiuto”). A 130 km/h il motore gira a quota 2.400: non pochi oggi, quando alcune rivali dispongono di otto rapporti. Su strada la Giulietta sa essere ancora gradevole e veloce. L’avantreno è solido e aiuta a inserire la vettura in curva: certo, la coppia è abbondante, ma si può gestire bene con il gas, senza contare la trazione, molto efficace. Le sospensioni hanno una taratura “spessa”, ma non scomoda: e nei curvoni la tenuta è notevole anche grazie ai pneumatici 225/40 da 18”. Non oso pensare come sarebbe l’erede della Giulietta. Ecco, di quest’ultima non mi sono piaciute due cose: il pedale del freno, dalla corsa un po’ lunga e priva del giusto mordente e il carico volante, già robusto in Normal, diventa secondo me troppo elevato in Dynamic.


Fonte: quattroruote.it

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