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Mercato Italiano
Di nuovo in calo le immatricolazioni: -2,08% a giugno




Nuova frenata per il mercato italiano dell'auto. A giugno, secondo i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti, le immatricolazioni sono risultate pari a 171.626 unità, il 2,08% in meno rispetto al corrispondente mese dell'anno scorso. Nei primi sei mesi del 2019 solo aprile si è rivelato positivo (+1,47%) e pertanto il consuntivo semestrale mostra un calo del 3,52%, con 1.082.197 registrazioni.

In FCA crescono Lancia, Jeep e Maserati. Con 38.872 immatricolazioni, la Fiat Chrysler Automobiles perde l'11,11%. Tra i vari marchi del gruppo italoamericano, continua a crescere la Lancia (+8,75% e 4.349 registrazioni) mentre tornano in territorio positivo la Jeep (+9,05% e 8.425 immatricolazioni) e la Maserati (+8,61% e 265 unità). Scendono, invece, la Fiat (-17,19% e 23.232 veicoli) e l'Alfa Romeo (-30,03% e 2.554).

PSA meglio del mercato. Alle spalle del gruppo italostatunitense si conferma il gruppo PSA, con 25.341 registrazioni e una crescita dello 0,89%. Nel dettaglio, la Citroën guadagna il 6,78% (7.341 immatricolazioni) e la DS il 75% (504). In calo risultano la Opel con un -1,84% (8.844) e la Peugeot con un -3,28% (8.652).

Wolfsburg in discesa. Anche il gruppo Volkswagen registra una performance migliore del mercato ma comunque in territorio negativo: sono 27.650 le immatricolazioni, lo 0,71% in meno rispetto a un anno fa. Tra i marchi, la Volkswagen è sostanzialmente stabile (+0,07% e 16.139 immatricolazioni), l'Audi perde l'8,53% (6.639), la Skoda sale del 5,97% (2.573) e la Seat guadagna il 12,41% (2.256). Ancora in spolvero la Lamborghini con un +53,57% anche se le immatricolazioni sono solo 43.

Bene il gruppo Renault, male Ford. Ai piedi del podio si piazza il gruppo Renault con 21.674 immatricolazioni e una crescita del 13,82%. Ancora in forte crescita risulta la Dacia, con un +48,79%, mentre il marchio della Losanga subisce un calo dell'1,2%. Andamento negativo anche per la Ford, con 9.814 registrazioni e un -15,35%.

Daimler e BMW in contrazione. Risultano in perdita anche due grandi produttori tedeschi del segmento premium. La Daimler, con 8.069 immatricolazioni, subisce un calo del 9,26% per effetto del -0,82% registrato dalla Mercedes e del -24,37% della Smart. I concorrenti bavaresi della BMW registrano, invece, 7.417 veicoli e perdono il 3,94%: sono 5.196 le immatricolazioni per il marchio omonimo (-8,28%) e 2.221 per la Mini (+8,03%).

Asiatiche in chiaroscuro. Tra i costruttori orientali, trend ancora positivo per il gruppo Toyota: con 8.203 immatricolazioni, guadagna il 6,12% grazie al +1,42% del marchio omonimo e al +211,56% della Lexus. La Nissan flette, invece, del 18,50% e la Subaru del 28,69%, mentre la Suzuki guadagna il 52,88%, la Mazda il 30,87% e la Mitsubishi il 94,06%. Per le coreane Hyundai e Kia, i dati di giugno mostrano, rispettivamente, una flessione dell'11,17% e una crescita del 3,96%. In calo, anche la SsangYong (-9,13%) mentre la proprietaria indiana Mahindra sale del 12,5%.

Bene la Volvo, giù la Jaguar Land Rover. Tornando al segmento premium, i gruppi Volvo e Jaguar Land Rover registrano risultati contrastanti. Il marchio svedese vede le immatricolazioni crescere del 7,99% (1.690 unità), mentre i britannici riscontrano un peggioramento del 9,33% con 2.226 unità, di cui 678 Jaguar (-21,16%) e 1.548 Land Rover (-2,95%). La Tesla, con ben 471 vetture immatricolate, balza del 528%.

Panda sempre in testa. In cima alla classifica dei modelli popolari si piazza sempre la Panda con 11.357 immatricolazioni. Al secondo posto, ben distanziata, si piazza la Jeep Renegade, con 5.140 unità, e al terzo la Renault Clio, con 4.821. Seguono, nell'ordine, la Lancia Ypsilon (4.349), la Dacia Duster (4.193), la Renault Captur (3.742), la Dacia Sandero (3.717), la Volkswagen T-Roc (3.564) e al Citroën C3 (3.436). Chiude la top ten, con 3.368 registrazioni, la Opel Karl.

Non si ferma la flessione del diesel. Sul fronte delle alimentazioni, non si arresta il crollo del diesel. Le motorizzazioni a gasolio subiscono una flessione del 22,6% e scendono dal 52,8% al 41,8% del mercato. A far da contraltare è la crescita delle auto a benzina con un +27,1% e il 42,9% della domanda (era il 33% un anno fa). Perde ancora terreno il metano (-29,1%) mentre prosegue la risalita del Gpl (+2,7%). Le auto ibride, con un aumento del 18,3%, passano dal 4,5% al 5,5% del mercato, mentre le elettriche mettono a segno una crescita di ben il 224,7%, salendo dallo 0,3% di un anno fa allo 0,8%.

Privati ancora in calo. In termini di canali di vendita, i privati vedono il segno meno per la terza volta da inizio anno e perdono il 4,7%. Il noleggio cresce a doppia cifra con un +12,6% con le componenti di breve e lungo termine in miglioramento, rispettivamente, del 35,6% e del 5,7%. In calo dell'11,5% sono le società per effetto di una contrazione delle autoimmatricolazioni del 13,1%.

In forte calo l'usato. Il mercato delle auto usate continua a lanciare segnali fortemente negativi e dopo il calo del 7,5% di maggio segna una contrazione del 10,4% con 322.692 trasferimenti di proprietà, al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome di un operatore in attesa della rivendita a cliente). Nel primo semestre sono 2.177.217 i trasferimenti, il 5,7% in meno rispetto al periodo gennaio-giugno dello scorso anno.

Il commento dell’Unrae. Nel commentare l'andamento della domanda italiana di nuove automobili, l'Unrae sottolinea, innanzitutto, il giorno lavorativo in meno rispetto a un anno fa e poi fa presente una novità emersa in un recente Protocollo di intesa firmato a Torino dalla Presidenza del Consiglio, da sei Ministeri e dalla Conferenza delle Regioni. Al suo interno sono previste varie misure a favore della mobilità, tra cui una riformulazione del bollo auto sulla base delle emissioni inquinanti della vettura. “Non può non destare il nostro interesse una misura in tal senso che auspichiamo possa effettivamente determinare un veloce rinnovo del parco circolante, intervenendo sui veicoli più anziani e quindi più inquinanti e meno sicuri, senza penalizzare i veicoli di ultima generazione, innovativi e puliti”, commenta il presidente dell'associazione delle Case estere, Michele Crisci.


Fonte: quattroruote.it



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