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Alfa Romeo Giulia, le future Maserati nasceranno sulla sua piattaformaLo stesso accadrà per le Dodge e le Jeep top di gamma, anche se con qualche modificaCi sarà un po’ di Alfa Romeo Giulia nelle Dodge Challenger e Charger (e questa non è una novità), ma anche nelle future Maserati e Jeep: la piattaforma Giorgio su cui è costruita la berlina italiana verrà infatti estesa ad altri modelli del Gruppo FCA, com’è normale che sia e come del resto fanno tutti. Anzi, sarebbe stato un peccato non farlo - oltre che un autogol dal punto di vista finanziario - visto che tale base tecnica rappresenta il meglio oggi in circolazione per quello che riguarda il comfort e la guidabilità; sì, meglio persino di tante tedesche, almeno finché si parla di “hardware”. Ad ufficializzare il piano è stato Sergio Marchionne in persona in un’intervista ad Automotive News.
Una scelta chiara fin dall'inizio La condivisione di Giorgio in realtà è già iniziata sull’Alfa Romeo Stelvio e si allargherà a tutta la produzione Maserati dal 2018 in avanti. Lo stesso accadrà per il marchio Jeep. Per tornare a quanto scritto sopra, Marchionne ha poi aggiunto: “Fin dal primo momento della pianificazione dell’investimento per lo sviluppo della Giulia abbiamo tenuto conto di come poter estendere i benefici tecnologici all’intero Gruppo FCA”.
Dalla Quattroporte alla GranTurismo Ok, ma quali sono i modelli che nasceranno da una “costola” della Giulia? Oltre alle già citate Charger e Challenger (per le quali si dice che verrà utilizzata una versione semplificata della piattaforma), sulla lista di Marchionne ci sono Durango e Journey, sempre a marchio Dodge, ma anche le nuove Maserati Quattroporte, Ghibli, GranTurismo e Alfieri; non è da escludere inoltre un SUV di medie dimensioni. Nel caso di Maserati, la piattaforma Giorgio dovrebbe ricevere qualche aggiornamento: sulla Quattroporte, per esempio, è facile aspettarsi un aumento del passo.Fonte: omniauto.it
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