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Alfa Romeo, non solo Giulia: la Giulietta torna all'assalto così

Tanta grinta in più, un inedito motore diesel da 120 Cv e una scelta infinita di versioni




Non solo Giulia: dietro la seconda vita dell'Alfa Romeo - a gennaio il marchio ha immatricolato oltre 3.500 vetture, il 27,2 per cento in più rispetto allo stesso mese del 2016 per una quota del 2,05 per cento, in crescita di 0,3 punti percentuali - c'è anche la Giulietta, appena riveduta e corretto in pieno stile Alfa. Ossia grinta e piacere di guida.

D'altra parte se un modello alto di gamma vola verso il record di 400 mila pezzi venduti significa che il gradimento del pubblico è sempre stato molto alto, segno inequivocabile di come la ricetta di due volumi sportiveggiante sia quanto mai attuale.

E dal successo, mediatico e di vendite, della Giulia la Giulietta eredita ora diversi richiami stilistici, uno per tutti la calandra con griglia a nido d’ape e il paraurti anteriore che sottolinea i tre elementi ellissoidali Alfa. Belli anche i fari bruniti e senza cornice e l'estrattore aerodinamico posteriore: grinta da vendere.

Ma gli alfisti, si sa, non si accontentano mai ed ecco un abitacolo rivoluzionato con pochi tocchi: sedili sportivi di bella fattura e il volante tagliato in basso come sulle monoposto. Serve a poco, ovvio, ma fa tanta scena.

Detto questo sembrerebbe che la nuova Giulietta sia una specie di piccola GT monomodello. E invece no, qui siamo di fronte ad una gamma infinita di versioni, proprio come impone un qualsiasi costruttore generalista. La gamma si articola infatti in quattro allestimenti (Giulietta, Giulietta Super, Giulietta Veloce e Giulietta Business), cui si possono aggiungere due pack specifici (Veloce e Lusso). Il tutto "innaffiato" da 9 motorizzazioni disponibili, tra cui il nuovo turbodiesel 1.6 JTDm 120 Cv, abbinato al cambio a doppia frizione TCT, indirizzato soprattutto alla clientela business. Quest'ultimo è probabilmente il motore più sorprendente: i cavalli - sulla carta - sembrano pochini e invece grazie alla straordinaria coppia e all'abbinamento con il fulmineo cambio la Giulietta da 120 Cv vola, con una grinta davvero inaspettata. Fino al limite di diventare fin troppo brutale e reattiva con il manettino DNA selezionato in modalità sport. Davvero niente male per una dieselina da 120 Cv.

Frenata potente, inserimento in curva veloce e uno sterzo bello diretto poi aumentano ulteriormente il piacere di guida, esaltato da un assetto rivisto e dalla possibilità di scegliere - tra 12 soluzioni di cerchi in lega di vario disegno - ance i modelli da 18 pollici.

E qui si arriva a quella che probabilmente è la vera forza della nuova Giulietta: nonostante assetto e "gommatura" pesante, la macchina rimane sempre comoda, mai violenta nelle reazioni sulle buche e sullo sconnesso.

Molto vasta, dicevamo, anche la scelta delle motorizzazioni, con 4 motori turbo a benzina: 1.400 da 120 Cv, 1.400 Turbo Multiair da 150 o 170 (quest’ultimo in abbinamento con il cambio TCT) e un potente 1750 Turbo da 240 Cv con TCT. Altre 4 proposte poi sui turbodiesel: il già citato 1.600 JTDm da 120 Cv con cambio manuale o automatico TCT, poi un due litri con 150 o 175 Cv e cambio automatico nella versione più potente. Il 1.400 turbo benzina è disponibile, infine, anche in versione bi-fuel con GPL.

I prezzi? Da costruttore generalista: la nuova Giulietta Winter Edition con optional invernali costa 19.950 euro ma con il finanziamento "MENOMILLE" si possono sottrarre ancora altri 1.000 euro e iniziare a pagare la macchina nel 2018.


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Fonte: repubblica.it




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