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La rinascita di Alfa Romeo passa dai suv (e da Giulia)





Gli alfisti di ieri e di oggi hanno di che essere contenti: sembra sempre più certo che la rinascita del brand del Biscione andrà a buon fine. E più di un segnale porta in questa direzione.

La Giulia sta gradualmente scalando le classifiche in un settore da sempre dominato dai brand tedeschi, che però sembrano intenzionati a puntare più sull’hi-tech che sull’emozionalità, trascurando che lo stile resta una delle principali motivazioni d’acquisto degli italiani, ma non solo, e che il bello stile non basta se non è abbinato all’emotività delle forme, tipiche dei brand con una grande storia alle spalle come l’Alfa Romeo.

Certo, la notizia che la Giulia Sportwagon forse non si farà, almeno così si è espresso l’amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, al Salone di Detroit, non sarà presa bene dagli attuali possessori di 156 Sportwagon, che già pregustavano un’erede per la loro “familiare”. Ragioni di mercato e di investimenti da pianificare per adattare la Giulia berlina alla wagon sconsigliano di puntare su un modello apprezzato soprattutto da noi europei e per nulla gradito ad americani o cinesi. La decisione non è ancora presa, ma i margini sono ormai ridotti al lumicino.

Del resto, realizzare la station wagon, che ha i sedili inevitabilmente abbattibili (niente traversa, dunque) e necessita di un giro porte specifiche, oltre che di una diversa struttura al posteriore, vuol dire rimettersi al tavolo di progettazione con costi enormi. Meglio sarebbe, spiegano i vertici di Fca, concentrare le risorse da investire sulla gamma suv da affiancare allo Stelvio, che sta per debuttare negli Usa dopo il lancio sotto i riflettori al Salone di Los Angeles a fine 2016 e la passerella al centro del grande stand Alfa Romeo all’International Auto Show di Detroit. Il suv del Biscione è ordinabile (circa 57mila euro) in una First Edition con il due litri turbobenzina da 280 cavalli.

Proprio i suv rappresentano, infatti, la tipologia di vettura indispensabile per il successo sui mercati globali. Senza contare la concorrenza premium rappresentata dai soliti brand tedeschi, Audi, Bmw e Mercedes, più Jaguar e Volvo, che si stanno anche loro attrezzando, puntando molto sull’offerta di suv, piccoli, medi e grandi. E lo Stelvio per ora coprirà soltanto un settore, sia pure il più strategico, quello medio. Logico che per competere ai massimi livelli per l’Alfa Romeo servirà disporre di almeno un altro maxi-suv, se non addirittura un terzo suv in formato più ridotto dello Stelvio.

Non a caso la Casa del Biscione affiancherà un altro suv di taglia superiore, considerato l’ideale per competere su mercati come Usa e Cina, perché proposto in alternativa, per esempio, a una grossa berlina, ma che nei programmi dovrebbe debuttare non prima di fine 2018 e che sarebbe disponibile anche in versione a sette posti. Mentre sono già stati avvistati numerosi “muletti” di un piccolo suv Alfa Romeo nei pressi del Centro sperimentale di Balocco, in provincia di Novara, l’antenna tecnologica del Gruppo Fca.

Di fondamentale importanza per un piano ambizioso come quello di riportare l’Alfa Romeo dove la storia l’aveva collocata negli anni dei grandi successi anche sportivi sarà l’impatto che lo Stelvio avrà sia negli Stati Uniti che in Europa. La tempistica di lancio sui due principali mercati per il primo suv del Biscione prevede che lo Stelvio sarà in vendita nel primo trimestre di quest’anno in Nordamerica con le due motorizzazioni a benzina: il 2.900 cc V6 da 510 cv e il 2.000 da 280 cv.

In Europa, invece, lo Stelvio debutterà al Salone di Ginevra (9-19 marzo) e sarà in vendita in tutti i principali mercati continentali, Italia compresa, con i motori 2.000 cc turbodiesel da 210 cv e l’altro 2.000 cc, ma benzina da 280 cv, entrambi abbinati alla trazione integrale e al cambio automatico a 9 marce. Solo in seguito arriveranno le altre motorizzazioni a benzina e turbodiesel, abbinate invece alla trazione posteriore, mentre nella seconda parte dell’anno la gamma si completerà con la Quadrifoglio la muscle car del Biscione in arrivo alla fine del 2017.


Fonte: ilsole24ore.com

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