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Mercato europeo Settembre record, l'Italia trascina la crescita (+7,3%)




Il mercato europeo continua a correre, trascinato da mercati con crescite a due cifre come l'Italia e la Spagna. Nel mese di settembre, le immatricolazioni nei Paesi dell'Unione Europea e dei Paesi Efta sono state 1.496.206, per una crescita pari al 7,3%: secondo l'Acea, si tratta del miglior settembre finora registrato nel vecchio continente. L'ottima stagione dell'automobile è confermata dai dati dei primi tre trimestri, chiusi a quota 11.607.266 vetture (+7,7% rispetto al 2015).

I Paesi. Come detto, in Europa brillano le stelle dell'Italia (153.617 immatricolazioni, +17,4%) e della Spagna (79.591, +13,9%), seguite da una Germania piuttosto in forma (298.002 auto, +9,4%). Sempre in crescita, ma con numeri molto più contenuti, sono invece i mercati della Francia (168.820, +2,5%) e del Regno Unito (469.696, +1,6%). Il momento d'oro dell'Italia trova ulteriore riscontro nelle immatricolazioni del periodo gennaio-settembre, chiuso a quota 1.406.035 automobili (+17,4%).

La corsa della Renault. Il mercato di settembre ha registrato dati positivi per diverse case automobilistiche. Tra i grandi gruppi, brillano le performance della Renault: i francesi hanno infatti immatricolato 130.875 auto (+18.7%), guadagnando importanti quote di mercato (dal 7,9% all'8,7). All'interno del gruppo, lavorano bene sia il marchio principale (97.066 auto, +19,1%) sia la Dacia (33.809, +17,8%).

FCA, Giulia boom. Il mese di settembre vede l'ennesima conferma del Gruppo FCA: il gruppo guidato da Sergio Marchionne ha registrato 90.848 auto (+14,2%), portando la quota di mercato dal 5,7 al 6,1%. Tutti i marchi evidenziano numeri positivi: Fiat (67.129 unità, +10,8%), Jeep (10.386, +21%) e Lancia/Chrysler (5.402, +14,7%), mentre l'Alfa Romeo vola grazie alla Giulia: il Biscione ha immatricolato 6.953 auto, pari a una crescita del 39%.

I tedeschi. In Germania si distingue Daimler. Stoccarda ha immatricolato 101.252 vetture (+17,9%), guadagnando quote di mercato (dal 6,2 al 6,8%): i numeri sono ottimi per entrambi i marchi del gruppo, Mercedes-Benz (91.567 unità, +17,9%) e Smart (9.685, +17,7%). Con 114.056 vetture (+13%) anche il Gruppo BMW guadagna quote, passate dal 7,2% al 7,6: il marchio BMW ha consegnato 87.677 auto (+11,3%), mentre la Mini si distingue con 26.379 unità (+18.9%). Diversa la situazione del Gruppo Volkswagen: Wolfsburg ha incrementato le vendite (343.143, +5,6%) ma è cresciuta meno del mercato, riducendo le proprie quote dal 23,3% al 22,9%. Tutti i brand, comunque, riportano vendite con il segno più: Volkswagen (162.168 auto, +3,8%), Audi (81.824, +8,5%), Skoda (62.453, +8,9%), Seat (29.423, +0,2%) e Porsche (6.734, +8,4%).

Le altre premium. I numeri di settembre premiano anche Jaguar-Land Rover. Con 28.557 vetture (+30,9%), il gruppo inglese è protagonista di un vero boom, in grado di portare la quota di mercato dall'1,6 all'1,9%. La Jaguar corre forte (9,844 auto, +44%) e anche la Land Rover può contare su 18.713 consegne, pari a una crescita del 24,9%. Tra i costruttori premium, la Volvo ha immatricolato 27.500 auto (-0,9%), perdendo quote di mercato (dal 2 all'1,8%).

I generalisti. Tra i grandi costruttori, il Gruppo PSA ha consegnato 128.956 auto (-5,8%), riducendo la quota di mercato dal 9,8 all'8,6%. Tra i marchi, la Peugeot ha immatricolato 77.412 vetture (-1,9%), mentre sono più importanti i cali della Citroën (45.032, -10,4%) e della DS (6.512, -15,4%). In Germania, la Opel ha immatricolato 103.134 auto, perdendo quote (dal 7,1 al 6,9%). Infine la Ford, in lieve calo (-0,7%) con 108.303 unità.

Gli orientali. Il quadro dei costruttori asiatici mostra diverse flessioni. Il Gruppo Toyota, una delle poche eccezioni, ha venduto 61.044 auto (+7,1%), portando la quota di mercato dal 4,3 al 4,4%. Nel dettaglio, il brand Toyota ha venduto 55.482 auto (+6,3%), mentre la Lexus accelera con 5.562 immatricolazioni (+16,3%). Situazione stabile per la Honda (18.443 unità, +7,9% e quota invariata dell'1,3%) e buona crescita per la Kia (40.308 unità, +12,7% e quota dal 2,7 al 2,9%), mentre cedono la Nissan (58.137 auto, -2,9% e quota dal 4,5 al 4,1%), la Hyundai (46.509, +3% e quota dal 3,4 al 3,3%), la Mazda (25.482, -1,2% e quota dal 2 all'1,8%), la Suzuki (18.385, +1,2% e quota dall'1,4 all'1,3%) e la Mitsubishi (9.476, -8,8% e quote dallo 0,8 allo 0,7%).


Fonte: quattroruote.it












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