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Alfa Romeo 724HP: immaginare come possa essere una hypercar del Biscione [RENDERING]

Un'ipotetica propulsione ibrida composta da un V6 e due unità elettriche



Alfa Romeo 724HP rendering by LACO Design


Alfa Romeo 724HP – Diffusa sul web l'immagine di una visionaria hypercar con il marchio Alfa Romeo, pensata da un designer. Recuperando la storica denominazione della prima vettura del Biscione, la 24H, l'avveniristica 724HP segnala la potenza massima di questa immaginaria sportiva.

Il design affilato dei gruppi ottici e l’impostazione scolpita del frontale ricordano e riprendono quanto visto sulla concept Alfa Romeo 2ettottanta firmata da Pininfarina nel 2010, mentre il corpo vettura rimanda alle forme della 4C con qualche elemento ispirato alla Pagani Huayra. L’Alfa Romeo 724HP, in ogni modo, appare estrema nelle forme e potrebbe esserlo anche nel carattere, considerando che si tratta di una immaginaria hypercar dalla spiccata potenza.

Pensata da LACO Design, la sigla 724HP segnala proprio la potenza generale dell’immaginaria vettura, pensata attorno a un’architettura ibrida piuttosto articolata. Una super-sportiva che, come auspicato dall’autore, possa essere proposta nel 2020 per festeggiare i 110 anni della casa lombarda.
L’idea segnalata da LACO Design poggia come detto su un sistema ibrido, composto in primis da una corposo propulsore termico V6 Bi-Turbo da 3.5 litri, collegato come impostazione all’attuale 2.9 litri Bi-Turbo della Giulia Quadrifoglio. Questa voluminosa unità, disposta nella zona posteriore in modo longitudinale, fornirebbe alle ruote posteriori 600 cavalli di potenza. Non è segnalata la coppia motrice e neanche la tipologia di trasmissione che, avanzando una supposizione, potrebbe essere un cambio doppia frizione sette rapporti. Una soluzione piuttosto congeniale per una vettura di questo calibro.
Al propulsore termico, poi, sono abbinate due unità elettriche disposte sulle ruote anteriori, che offrirebbero in totale 134 cavalli, sommati a quelli già erogati dal V6. In totale 724 cavalli, come detto.

Si può immaginare che anche l’interno dell’auto sia modellato in moto sportivo. Considerando un corpo vettura ispirato alla 4C, anche se le dimensioni sarebbero più generose, si può supporre che anche in questo caso siano impiegati in modo massiccio materiali leggeri e fibra di carbonio, contenendo il peso a fronte comunque di una potenza molto più elevata rispetto alla piccola sportiva realizzata a Modena e anche più elevata della fascinosa 8C Competizione. Oltre all’elaborato frontale ispirato alla concept 2ettottanta e agli specchi laterali che riprendono il ricercato design proposto da Pagani sulla Huayra, anche osservando il bordo posteriore, appena visibile, si percepisce la presenza di gruppi ottici piuttosto esterni. Altro elemento che sembra ispirato allo stile della hypercar di San Cesario sul Panaro.


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